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VORNO FRA MAL DI SCHIENA E VOLONTA' dal ns inviato

08/03/2010

a cura di Fausto Martinelli

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n questa prima domenica di marzo siamo impegnati a Vorno
nella tradizionale marcia fra i boschi, con  percorsi
che vanno da quelli abbastanza facili e quasi tutti pianeggianti ad
altri più impegnativi con il lungo, quello della 32, che mette a dura prova
la ns. resistenza. Arrivo da solo al ritrovo di partenza, saluto Giovanni che
nonostante i malanni fisici, non si arrende, e mi metto in marcia.

 

(consueta attesa dei cartellini)

 

 

 

(e allora ci guardiamo in giro e salutiamo gli amici)

 

(mentre Beppe con la sua fuoriserie parcheggia sulla linea del traguardo)

 

(Le FT marciano decise, come il destino )

 


Inizialmente sono in compagnia delle F.T. che accompagno fino alla chiesa
di Vorno ed appena inizia la salita li lascio per continuare da solo.
Da questo punto in poi mi aspettano una decina di chilometri, tutti in
salita, con alcuni tratti molto impegnativi.

 

(ecco un gruppetto tosto)

 

(e i gialli antraccolesi)

 

(mescolando il sacro e il profano, sotto le arcate della Pieve, odore di incenso, di antico, di... vino in damigiane incannate)

 

(fra luci e visioni)

 

 

(mentre una spintina fa comodo.. eccome)

Vengo raggiunto
da Marco e dal gruppo di Cinzia e Massi. Solo alcuni minuti con loro per scattare
alcune foto e poi li lascio andare.  Rimango in compagnia di Giovanni e Cinzia fino alla
deviazione della 32. La mia intenzione era di continuare sulla lunga per arrivare
sul Monte Faeta.

(impegno muliebre)

 

(panorama, verso Lucca)

(gruppone verso Sant'Allago)

 

( ei nostri che faranno la 32, la prendono con calma)

(una bevanda calda)

 

(il bel luogo chiamato Inseminato)

 

(e questo è l'inizio della bella sorpresa preparata dagli organizzatori. Dopo Fausto non ha potuto fare la foto perchè altrimenti si rovesciava indietro e tornava all'inzio della salita a rotoloni)

 

 

(ecco il ristoro del Monte del Carrara dove le decisioni sul percorso dovevano essere prese)

Vengo anche sollecitato dai miei compagni ma devo desistere.
Un noioso mal di schiena ed un forte vento che disturba la salita mi hanno fatto
decidere per la 25. Ho continuato da solo per i restanti chilometri,fortunatamente
in discesa, anche se il tempo impiegato è stato superiore alle tre ore e trenta.
All'arrivo ero stanchissimo e con il dolore alla schiena, che specialmente in discesa,
si è fatto sentire.

(ancora un'occhiata in basso, anche la discesa, lunga, non finisce mai)

(e finalmente l'arrivo)

La marcia è stata ben organizzata e segnalata,
con ristori collocati nei punti nevralgici e ricchi di zucchero (oggi ne avevo proprio bisogno).
Domenica, se il dolore alla schiena passa, sarò a San Colombano per una marcia
alla quale partecipo sempre volentieri. Oggi è la festa delle donne. Auguri di cuore a tutte.
Fausto Martinelli