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VERDELONGA E MOLTO BELLA A LARI serv Andrea

23/04/2018

a cura di Andrea Bartalesi

Quando andavamo le prime volte a Lari (anni 70) davano una bella medaglia (sembrava d'argento) e ai primi 100 arrivati incidevano il nome nell'apposito spazio.

Erano gli albori di un podismo che mescolava tutto quello che veniva in mente agli organizzatori. Rigorosamente "non competitive" premiavano in tutti i modi i primi arrivati e...allora partivamo con la bandierina del Sindaco.

Ho delle belle medaglie nello scatolone. Una volta o l'altra le cerco. Altra curiosità che ricordo era l'accostamento con le ciliegie e quindi doveva essere più in là nell'anno. Allora poi si faceva un podismo turistico commerciale e come a Montecchio ogni anno compravamo i fagioli marmini, a Lari non mancavamo di comprare la pasta di un noto pastificio proprio nel castello. C'erano gli spaghetti alla chitarra...e tornavamo a casa con qualche pacchetto nella borsa.

Ecco, ieri, ci hanno dato come premio, un pacchetto di pasta, del solito pastificio che si trova nel solito castello, di Lari. E il negozio, con la sua vetrinetta sembra lo stesso, invariato e conservato bene. Cose che ti fanno bene al cuore.

La marcia è curata e verde altrimenti che Verdelonga sarebbe? Da Lari scendiamo verso ovest, verso Crespina e ci arriviamo, ai campi sportivi, per risalire la Val di Sonsi e ritornare verso Crespina ma subito deviare in un tratto di strada bianca ombroso e bellissimo che ci ha portato a Campolungo. Ovviamente in questa località siamo arrivati al livello più basso e il campo era veramente lungo.

Tornando verso l'arrivo salivamo prima a Usigliano per poi ridiscendere guardando contro di noi la siluette del Castello di Lari, mentre perocrrevamo un bel campo rasato, la valle e i mattoni all'orizzonte della cittadina. La salita asfaltata ci riporta in alto e l'arrivo è come sempre nella piazza interna del castello.

Grazie e complimenti agli organizzatori che pur nelle novità dovute hanno lasciato tracce della loro vecchia e famosa marcia.

Alcune foto che ho scattato.

 

Villa Valdisonsi cancello basso

Crespina ci guarda dal colle. Per chi notasse un certo amore da parte mia per questo piccolo paese, dico che in questi luoghi mia madre incontrò mio padre, e che fu talmente affidato al caso tale incontro, che mi domando quanto poco  sarebbe bastato perchè io rimanessi una pura ipotesi

l'ingresso in alto alla villa

e questa è la bella villa, che si nasconde, fa la pudica, come si conviene a una signora adagiata su questi colli lussuriosi

e le vecchie scuderie hanno preso un loro nuovo aspetto

e la strada bianca sale in alto, nel silenzio dove si esalta il cinguettio degli uccelli 

ogni tanto la vegetazione si allarga e come un sipario mostra uno scorcio di paesaggio con i colli che si rincorrono, con il verde che cambia intensità...

e macchie bianche di fiori profumati ti richiamano sul sentiero

come un glicine bianco, insolito..prima di scendere a Campolungo

macchie rosse di solla

la fioritura di questa erba che deve essere della famiglia del trifoglio, macchia di rosso anche le colline del Volterrano

e squarci nella vegetazione mostrano pareti erose come giganti che ne proteggono il transito

mi resta la conferma di come le piante di fico amino i vecchi casolari abbandonati

bianche calle ci confermano che stiamo tornando in zona abitata e...

Usigliano di Lari ci fa tornare nel mondo murato e costruito, lasciando per un attimo il verde con il quale ormai ci sentivamo integrati

e dopo ancora una discesa salivamo a Lari, nel sole, mentre i suoi abitanti ci guardavano con curiosità...

ancora uno scatto cercando una inquadratura

e poi via a casa, che si è fatto tardi.

Andrea Bartalesi