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SESTO DI MORIANO una passeggiata ecologica Foto di Andrea

29/02/2016

a cura di Andrea Bartalesi

Prima volta che vado a Sesto di Moriano. Alla marcia organizzata dal Trofeo Podistico Lucchese, ovviamente. Il Comitato, che diventa organizzatore, sembra evitare un impegno lungo e severo. Come organizzatori non come partecipanti. Non so gli scorsi anni, ma quest'anno ci hanno "consigliato" il circuito classico completamente asfaltato Sesto  Aquilea, Mastiano Mamoli Sesto. In tutto 11 km.

Nella mia nuova versione di camminatore mi diverto a portarmi dietro il tele-foto. Ho scattato alcune foto meravigliato della fioritura dei peschi, dei narcisi (qui li chiamano tromboni), la presenza dei piccoli narcisini detti "fiori di Santa Zita" e il deterioramento anticipato della mimosa.

 

(queste sono le bacche di alloro. Matureranno e diventeranno nere. Ebbene queste bacche sono un ingrediente prezioso (il loro olio) nella preparazione del famoso sapone di Aleppo. Intanto  Aleppo è ora famosa per la guerra che da alcuni anni sta distruggendo tutto il suo territorio, in Siria. Una volta, al tempo di Gesù e molto tempo prima, per il suo sapone. Una sorta di sapone Marsiglia. Ma invece del solo olio di Olive (ce n'erano tanti di ulivi sulle sue colline, che davano olive piccole tutto nocciolo) veniva usato 90 per cento di olio di olive e 10 per cento di olio di alloro. Tuttora la ricetta è valida e preziosa.)

guardate questa panchina...due persone si siedono e si raccontano chissà cosa...all'imbrunire un uomo e una donna...fra loro la voglia di un bacio li lega e li appassiona..... la diffidenza della donna li allontana, ma subito con una decisione improvvisa, sempre la donna, sempre lei, illumina il cielo come un bengala...

speriamo che l'uomo "quell'uomo" abbia avuto l'intuizione e la disponibilità di cogliere un mazzetto di questi piccoli fiori detti di "Santa Zita"

magari appoggiati sul nero del guanto del pellegrino

da casa , intanto, gli occhi attenti e sospettosi della madre seguono la scena...

questo piccolo abitato, dove alloggiare il fieno da dare ai conigli l'inverno successivo....si mostra fiero e quasi presuntuoso

scrosci d'acqua scendono rumorosi dalle colline

e dal piccolo campanile di Mastiano, la campanella tirata con fretta dal Pievano chiamava ai Vespri

una strana pianta delle nostre terre (non riesco a sapere come si chiama..)

ancora il rumore di salti d'acqua....

°°°°°

 

Camminando poi ho trovato un sentiero detto "della Beata".  Mai saputo che esistesse questo sentiero e nemmeno la "famosa" Sorgente del Lupo. Ho trovato tutte le spiegazioni sul sito dell'Hotel Villa Volpi:

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Immergersi con il corpo e lo spirito nella natura Toscana significa fare un salto in un mondo fiabesco e le cose migliori della vita sono gratuite, e questo è certamente il caso della bellezza nascosta della Sorgente del Lupo situata nel tratto di comunicazione tra la Suite Accommodation e l'Hotel Villa Volpi, denominato con il nome diPercorso della Beata (dedicato a Maria Domenica Brun Barbantini Fondatrice delle Suore Ministre degli Infermi di S.Camillo) che arriva fino al Castello di Mammoli.


Il Percorso della Beata è il tragitto che la Beata M.D.Brun Barbantini percorreva quotidianamente due volte al giorno per andare a pregare nella chiesa di S.Ginese di Mammoli distante un miglio da Villa Volpi, prima di iniziare i lavori di restauro della villa con il riassetto della chiesina interna e l'ampliamento laterale della sacrestia in modo da eliminare il forte incomodo.

Premesso che numerose sorgenti e risorgive, ancora vive nei ricordi di molti, sono inevitabilmente scomparse nel tempo a seguito di urbanizzazioni o perchè intubate, la Sorgente del Lupo si è invece conservata integra a Mastiano dove è possibile bere direttamente dalla fonte ed utizzata come acqua potabile dal paese prima della venuta dell'acquedotto.


Un flusso di acqua naturale sorgiva che sgorga da sorgenti in quota da Montecatino e raccolta in un vecchio lavatoio, utilizzato una volta dai paesani di Mastiano per il lavaggio dei panni, è il luogo dove i visitatori potranno rilassarsi sotto l'ombra degli ulivi tra il verde delle felci.


La cosa sorprendente è che questa meraviglia naturale, anche se popolare tra i locali, è appena accennata nelle guide turistiche.

Forse perché la Sorgente del Lupo, è veramente fuori dai sentieri battuti dal turismo di massa.


Bisogna camminare lungo una strada sterrata di campagna, giungere fino a un vecchio marcatore in legno e dopo una breve escursione in un boschetto di quercie incontrare la sorgente.

ecco le foto

 

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Insomma io ho seguito il sentiero (si vede che c'è di mezzo un Hotel) tratteggiato da bassi lampioni con bianche palle che scendono sotto strada, risale alla diramazione delle strade e sale verso la Chiesina di San Ginese di Mamoli (per me fino a ieri Chiesina di Mamoli e basta).

Impressionante la bocca d'acqua che esce con violenza dall'ex lavatoio. Mi sono bagnato i piedi nel sentiero inondato da questa acqua, ma credo che meriti fare questo brevissimo fuori strada. Magari salire anche alla Chiesina (lo farò la prossima volta).

Strano che nessuno si sia lasciato tentare di scendere insieme a me.

Queste sono alcune delle foto che ho fatto.

All'arrivo una fetta di pane integrale con prosciutto meritava 4 stelle sulla Guida Michelin dei Ristoranti d'Italia.

Andrea Bartalesi