Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

QUANDO QUALCUNO CI LASCIA - CIAO GENTILE

13/01/2024

a cura di Andrea Bartalesi

QUANDO QUALCUNO CI LASCIA. ciao Gentile.
Facciamo un po’ di storia (visto che la notizia data era per i soci più vecchi).
Miriam e Sergio conobbero Antonella Cavalli e la sua famiglia di Prato in un campeggio a Torre del Lago. Allora sia Miriam che Sergio correvano con l’Atletica Porcari e fu naturale che anche Antonella si tesserasse con noi. Aveva il ragazzo, Antonella, si chiamava Gentile Ghelardi ed era di Pisa. Lui oltre ad Antonella, amava la bicicletta.
Il carattere di Antonella fece da additivo e tutti diventammo amici della nuova arrivata. Era il tempo delle maratone di gruppo, tutti eravamo camminatori, corridori, competitivi e non. Non c’erano “influenzer”, programmatori di allenamenti che ti portavano sotto braccio agli appuntamenti che sceglievi. Erano tempi rustici, ci allenavamo e correvamo, il più delle volte sbagliavamo per troppo “amore” della corsa. Figuriamoci che due amici la domenica prima della loro maratona, la prima, sulle Mura fecero dieci giri per essere sicuri che ce l’avrebbero fatta a finirla. L’Atletica Porcari era diventata il massimo, tantissimi soci, iniziative continue, partecipazioni a gare in tutta Italia e all’estero. Antonella correva con Lisa, si preparavano insieme sotto l’occhio vigile ma discreto di Gentile, che magari le seguiva in bici.
Stranamente Gentile non volle provare la corsa, ma gravitava sempre intorno all’Atletica Porcari. Avevano un figlio, Matteo, e purtroppo il destino glielo tolse per un incidente stradale. Fu una tragedia.
Restammo amici, ma ci furono altri interessi. Antonella fu contagiata dalla passione per la corsa ciclistica e uscì dal nostro giro. Gli anni intanto, passavano, fino ai giorni nostri, quando una notizia ci ha riportato indietro nel tempo.
Sul viale D’Annunzio che da Pisa va a Marina, un ciclista muore per aver urtato un furgone fermo. Si chiamava Gentile, era proprio lui.
Lui che non andava con il gruppo perché non voleva essere condizionato sia con le traiettorie che per la velocità, lui pignolo e preciso, ha urtato un furgone fermo. Ma come è possibile? Addirittura si pensa che possa essersi sentito male prima di morire nell’urto, a 67 anni..
Tornano in mente i momenti felici, un mio compleanno festeggiato in una pizzeria di Fabbriche di Vallico dove il dolce che non c’era, me lo disegnarono sul cartone della pizza, o l’arrivo alla Maratona di Venezia, e tutte le altre gare. Viene spontaneo pensare alla vita, a volte tremenda per alcuni, ma sempre agra anche quando è dolce.
Le nostre condoglianze ad Antonella e Giulia, un abbraccio, un saluto a Gentile.