Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

PESCIA E COLLODI LEGATI DA UN MONTE di Andrea

23/03/2015

a cura di Andrea Bartalesi

La marcia di Pescia, sebbene le modifiche che di anno in anno gli organizzatori cercano per migliorarne il percorso, ha come caratteristica andare a Collodi, dare un'occhiata al Parco di Pinocchio e tornare. Il bello e l'impegnativo è che per raggiungere Collodi andiamo in monte. Prima a Monte a Pescia, un ristorante, alcune case rosa su un declivio invitante e teneramente toccato dai raggi del sole, poi entriamo in una gola, una strada bonificata da spurghi di cae apuani, dai quali viene "imbiancata", alberi spogli di vari tipi, perfino bianche betulle fra i castagni. e sempre un passo sopra l'altro fino a raggiungere un ristoro che ogni anno diventa sempre più prezioso.

Ieri offrivano del vinsanto da un barilotto con rubinetto, proprietà di un uomo che da dietro il tavolo offriva anche vino...avrei un merlot....gli ho chiesto se aveva un Recioto dal peduncolo rosso....mi ha detto di no, ma per l'anno prossimo lo procurerà.

 

 

Poi una lunga discesa verso il castello di collodi. Una discesa nella quale non puoi distrarti. Pietre sporgenti e appuntite attentano alle tue scarpe e ai tuoi piedi. Ma anche se vigile, recuperi il respiro e senti come il muscolo davanti la tibia tiri e si lamenti. Quest'anno niente discesa dal castello nel paese arroccato e dal vicolo pietroso che l'annunciata pioggia (che non si è vista) invitava ad evitare, ma la lunga strada asfaltata che ci portava direttamente alla Chiesa di Collodi, ulivi con sotto i primi fiori, i tarassachi gialli, ci distraevano nella discesa. Al ristoro la vicina bancarella con i suoi millecinquecentoquarantadue pinocchietti appesi, la Villa Garsoni oltre il muro di cinta e il Parco di Pinocchio che ci meraviglia ancora, come il lungo Pinocchio messo a miracol mostrare.

 

 

(Lucignolo e Pinocchio in versione "miccini")

 

Poi il ritorno a Pescia con i dislivelli vigliacchi, per le nostre gambe, ma affascinanti per gli occhi.

All'arrivo un ristoro dove ancora abbiamo voglia di scherzare (vero Felice?) e fette di pane e salsiccia che sembravano allargare le braccia e voler venire via con te.

 

Un bravi ai componenti dell'Avis Pescia.

Andrea Bartalesi