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MORIGLION DE LA PENNA di Andrea

21/03/2022

a cura di Andrea Bartalesi

Ieri mi chiedevano del Moriglion de la Penna, quindi aggiungo alcune cose che potrebbero essere utili.

Dopo il Passo di Dante venendo verso Ripafratta, si snodano alcuni monti e monticelli. Da una parte del crinale vedi il mare e la pianura che vi porta, dal lato interno si vede Lucca fra le nebbie e le pianure che vi dipartono. La vetta è chiamata il Moriglion de la Penna. Si presume che il Monte si chiami Penna ma che indicandolo, il "villico" lo indicasse come il Muro de La Penna.

All'inizio, sopra il foro, il Passo di Dante. Era un curioso il nostro Alighieri, un ficcanaso, lo sappiamo, altrimenti non avrebbe scritto la Divina Commedia,

E in questa, fra l'altro, scrisse la famosa frase:

“Questi pareva a me maestro e donno, cacciando il lupo e ‘ lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno.”

Chi è 'sto personaggio che cacciava i lupicini?

È Ugolino di Guelfo della Gherardesca, conte di Donoratico, immerso nell’atmosfera tragica e sofferente del nono cerchio infernale, dove scontano la loro pena i traditori, a pronunciare queste parole. Ugolino, che nel 1285 aveva ottenuto la signoria del comune i Pisa con il titolo di podestà, fin da subito fu odiato dai suoi concittadini perché, per motivi politici, aveva ceduto ai Lucchesi i castelli di Ripafratta, Bientina e Viareggio e ai Fiorentini quelli di Fucecchio, Santa Maria a Monte, Castelfranco e Montecalvoli, che fino a quel momento erano sotto il dominio pisano. L’accusa di tradimento della patria fu il motivo della sua condanna e della sua straziante morte.

E così anche la storia ha avuto la sua parte.

Consiglio per andare.

Ci si va da tanti luoghi. Con la marcia di Pappiana ci andavamo dalla lunga salita asfaltata vicino a San Guliano Terme, fino a che finito l'asfalto, con sentieri sterrati e, ad ultimo, con un sentiero impervio andavi a firmare il registro..

Ci si va da Molina di Quosa, da Santa Maria del Giudice e da San Lorenzo a Vaccoli. Noi ci siamo andati da Pozzuolo.

Si raggiunge da Vicopelago. A Pozzuolo si lascia la macchina e continuiamo prima su asfalto poi su sterrato per i Quattro Venti. Bel tracciato che fa respirare e vivere fra alberi verdi fino a che si ritrova l'asfalto. Troviamo un bivio a sinistra che porta in quattro balletti alla località di Croce di Vaccoli. Da qui troviamo indicazione per Moriglion de la Penna. Si sale su sentiero roccioso. Molte pietre bianche ricordano la facciata e il campanile della Parrocchiale di Porcari fatta proprio con questa pietra. In un tratto di salita molte piante di Elicriso. Strofinatene i rametti fra i palmi delle mani, ne scoprirete un profumo delicato. A Pontecosi di questa pianta ne hanno fatto un sentiero benefico.

Si giunge nella sommità dopo poco e troviamo una palina che indica il sentiero per Santa Maria del Giudice. Siete in cima. Andate alla vostra sinistra fino alla Croce e alla Bandiera.

Se vi affacciate vedete quanto è ripido e quanto sia giusto chiamarlo Moriglion. Se guardate il mare potete vedere la Corsica e le isole, ma ci vuole che non ci sia foschia e di avere una buona vista.

Secondo Umberto questo è uno dei migliori spettacoli della natura nostrana. E siccome di vede anche Pisa, ci viene in mente, a noi che veniamo da Lucca, anche la frase del Signor Alighieri.

Noi siamo tornati indietro per la stessa strada.

Si potrebbe anche partire da Vicopelago e scendere dalla Croce di Vaccoli fino alla cava e poi girare veso Lucca e tornare a Vicopelago.

Detto questo vi saluto

Andrea Bartalesi

Pozzuolo

Andateci, con calma, in discesa senza fretta

Andrea Bartalesi