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LE VERE POIANE SONO LE MIE foto di Andrea

27/04/2017

a cura di Andrea Bartalesi

Ecco alcuni scatti che ho fatto nelle ultime due marce: quella di San Giuliano, aspra e dura, sassi pisani e panorami ampi che vanno verso il mare o rinchiusi che si aprono verso Lucca.

A Staffoli invece boschi e fiori, verrebbe da fotografare anche le foglie degli alberi, gabbioni e voliere, poiane e rapaci strani che tutti chiamavano "aquile".

Ma anche vacche bianche mansuete e malinconiche che venivano a odorarti fino alla recinzione.

C'è anche un'amica dei Viaggi del Cavallino e una stupenda foto di Moreno con una meravigliosa pisana.

Insomma...di tutto

ma comincio dalle Poiane

La poiana è un falco
Un falco delle mie montagne
Un falco delle mie montagne
La poiana è
È un falco
La gente delle mie montagne
Hanno le braccia forti
Hanno i toraci aperti
La poiana no
È un falco
La gente delle mie montagne
Vengon via dalle sue montagne
C’han vergogna delle sue montagne
La poiana no….
No, no la poiana no
Non se ne vuole andare
Piuttosto si fa ammazzare
Scende a valle e ammazza un vitello
Un tacchino, sempre il più bello
Del contadino
Preparato per Natale
No,no,no,no, no la poiana no
Non se ne vuole andare
Piuttosto si fa ammazzare
Scende a valle e ammazza un vitello
Un tacchino, sempre il più bello
Per il suo piccolino
Che la sta a aspettare
(musica)
Quattrocento dalla Val Brembana
Settecento dalla Val Vigezzo
Cinquecento dalla Val d’Introbio
Per la poiana no
No è troppo
A bruciare nelle ciminiere
A morire nelle petroliere
A crepare dentro alle miniere
Ma la poiana no
No, no la poiana no
Non se ne vuole andare
Piuttosto si fa ammazzare
Scende a valle e ammazza un vitello
Un tacchino, sempre il più bello
Del contadino
Preparato per Natale
No,no,no, no la poiana no
Non se ne vuole andare
Piuttosto si fa ammazzare
Scende a valle e ammazza un vitello
Un tacchino, sempre il più bello
Del contadino
Che ormai la sta a aspettare

°°°°

Leggetevi la canzone di Janacci o andate su You Tube ad ascoltarla. E' di una bellezza struggente, ma aspra come le canzoni di Jannacci come i sassi pisani che portano alla villa del polacco....

il sorriso spalancato dell'amica dei Viaggi del Cavallino, fatto con la gioia negli occhi

un muro e un passaggio...dove porterà?

Gesummariasignore!!! Oltre il muro sbrecciato la pianura che porta a Pisa, laggiù la torre pende, il mio amico degli Spensierati resta muto

 

ecco la villa, la podista passa svelta, alle finestre il signor Bosniaski sembra un fantasma, solo aria alle finestre e cielo e i rampicanti cocciuti

e dopo i fiori, i tetti di Santa Maria del Giudice

un bocciolo timido si nasconde

Moreno gentile e amico ci mostra la compagna di un mattino, (che differenza fra un mattino e la vita? entrambi minuscoli secondi di eternità....)

il glicine orna il vecchio cancello 

la chiesa antica di Santa Maria del Giudice

e mentre un cane ci abbaia, passa il lunedì ed è subito 

STAFFOLI

guardate i verdi luminosi appena addolciti dal giallo

le poiane ombrose e diresti timide, ma attente

altri rapaci aspettano la scusa del nostro arrivare per...volare

e il carabiniere verde, che prima si chiamava forestale, da lassù, può guardare oltre, di là dagli alberi, può guardare il cielo e spera di non vedere mai il rosso del fuoco in questo caso maledetto

e le piante fanno i loro frutti, belli, 

altre i fiori teneri nel mattino ombroso

e salutiamo le mucche in circa di amici

 la prima a sinistra si chiama Bianca ed è di Modena....parla in quel modo così dolce, scivoloso,,,

 

Andrea Bartalesi