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LE INFIORATE DEL CORPUS DOMINI foto di Fausto

15/06/2009

a cura di Fausto Martinelli

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LE INFIORATE DEL CORPUS DOMINI

Esistono bellissime tradizioni che, facendo ormai parte delle nostre abitudini, non ci meravigliano più. Ci vuole un qualche cosa di insolito o un caso per farci ripiombare indietro nel tempo e farci stupire ancora.
Domenica scorsa era il Corpus Domini e in quasi tutti i paesi c'è stata la processione durante la quale viene portata nelle strade l'Ostia consacrata in ostensori di rara bellezza. E' abitudine della nostra zona preparare un tappeto, il più delle volte floreale, per accogliere questa Santa Processione. A volte si sostituisce il tappeto con quadri a gessetto riprendendo la consuetudine del "madonnari". Ma la vera "infiorata" è fatta con i petali dei fiori, anche se il vento, che solitamente tira in queste giornate, da dei problemi di conservazione e non è difficile vedere in giro un uomo con la macchina che si rama alle spalle che bagna continuamente i petali. Poi, ancora più preziosi, più ricercati, i tappeti in segatura colorata, colori caldi che con la segatura appunto esaltano la loro tonalità. Esistono anche altri materiali "più moderni" presi nel tempo per sostituire quelli meno adatti, piccolo semi o chicchi di riso, per le piccole rifiniture. Perchè per le scene del Vecchio e Nuovo Testamento, per i Santi, per i Volti delle Madonne, ma soprattutto per le raggiere di luce intorno alle ostie, si deve ricercare materiale minuto. Ebbene domenica mattina partendo per la corsa ho incontrato a Porcari gente che, sicuramente dall'alba, stava preparando tutto questo. A Porcari la Processione si tiene alle 11 sotto il sole ardente, con i celebranti coperti da un antico baldacchino. E quindi, dovendo fare i tappeti sulle pubbliche strade si deve cominciare molto presto la mattina.
Poi, correndo, ci siamo dimenticati della cosa, se non quando, arrivati nel piccolo piazzale della Chiesa di Colle di Compito, in cima ad una salita dura, ci siamo trovati davanti un preparazione di "infiorata" veramente spettacolare. Partiva dall'altare maggiore e, dopo aver percorso la piccola chiesa, sfociava nello spiazzo antistante. Siamo entrati in Chiesa invitati a farlo e ci siamo trovati davanti piccole opere d'arte di rara bellezza. Gente giovanissima inginocchiata, scatoloni di materiale e di colori, persone contente per quello che stavano facendo. Insomma una meraviglia.

 

 

 


La processione ci sarebbe stata nel pomeriggio e quindi avevano ancora molto tempo per finire la loro opera d'arte. Parlavamo con loro per sapere e loro parlavano con noi per fare propaganda, per invitarci il pomeriggio a vedere il lavoro finito. Non contente di essere loro stesse le artiste, facevano anche propaganda e il loro rammarico era non tanto il lavoro effettuato e da effettuare, ma la poca conoscenza della cosa. Del resto, come con i "madonnari", la loro opera artistica dura, si potrebbe dire, lo spazio di un mattino. Poi, di tutto quel ben di Dio non restano che delle foto. Ed è per questo che pubblico volentieri sul sito questa "avventura" così particolare, così bella.

 

 

 

 

 

 

 

 

 E ringraziamo le addette di Colle di Compito per la loro abilità, per la bellezza dei loro manufatti, ma anche tutti coloro che hanno lavorato ad iniziative simili in tutta la nostra zona. Ed infatti nei servizi dalla Pesticciata del Ponte mi arrivano altre foto di altre "infiorate" che pubblico.
Grazie a tutti coloro che si sacrificano perchè certe cose rimangano, per la bellezza dei loro lavori così brevi nel tempo. Grazie anche a quella donnina di Colle di Compito che con la granata e un coltello toglieva l'erba che spuntava, inopportuna, ai lati della strada, dove, nel pomeriggio, sarebbe passata la Processione.
Andrea Bartalesi con le belle foto di Fausto Martinelli

 

queste due foto sono di Mario Pardella e vengono da Ponte a Egola

e questa di Aldo Passetti che ha aggiunto, lui stesso, una cornice di fiori bianchi.