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LE FOTO DI VINCI DI MASSIMO BENVENUTI

25/01/2016

a cura di Andrea Bartalesi

Massimo Benvenuti è un amico. Podistico. E questo spiega tutto. Come un giovane e baldo giovane di Catena (siamo in zona Montopoli) faccia amicizia con me. Ci incontriamo spesso anche se lui di solito segue il calendario pisano. Scambiato quattro chiacchiere sui sentieri delle nostre marce. Ieri era a Vinci con alcuni amici. Per lui correre è una festa. Ma se vuoi conoscere uno devi guardare le foto che scatta durante la corsa. Così mi permetto di prenderne qualcuna di quelle che ha scattato sul percorso lungo di VINCI. 

Per spiegarvi Massimo e la sua gentilezza, lui è capace di rinunciare a una marcia per andare a fare assistenza in bici a due amiche su un Trail di oltre 100 km. Roba da medaglia d'oro al valore podistico!!!.

Di Vinci ho già detto e se volete potete leggere il commento alle foto di Ugo.

sono foto random...pree qua e là

qui siamo nel tratto impegnativo e pericoloso in discesa. L'inizio. Il seguito non l'ho fotografato nè io nè Massimo nè Lisena. Sapete perchè? Perchè non ci potevamo distrarre. Macchina fotografica in tasca e attenti a dove mettere i piedi

 

questo è il tratto finale

guardate il sole fra gli ulivi, il verde, anzi i diversi verdi

 

le salite 

i ruscelletti, il Montalbano intimo, quello che solitamente conoscono gli amici stretti

i casolari, le Ville le Fattorie, il paese di S.Lucia

e le salite dove i nostri gemelli, che amano questi sentieri, si inerpicano

e l'invidia di vedere nostri amici che corrono come leggeri stambecchi

un famoso palo caduto...passiamo di sopra o di sotto? Ma le gambe sono abbastanza lunghe?

 

ma gongi tanto ci si ferma dai....due chiacchiere

e poi dai, lo vogliamo conoscere bene questo Montalbano, mica quello di Camilleri, mica il Commissario, quello è un'altra cosa. Il nostro è un monte bellissimo pieno di boschi...c'è ancora traccia e pezzi di muro vecchio del Barco Reale, che delimitava la riserva di caccia dei Medici (quello l'ho fotografato io)

quei, su questa salita, c'ea un omino in cima...con il taqquino, e ti chiedeva quanta forza ti fosse rimasta,...

e lui i podisti li vedeva arrivare così...

e qui siamo alla casa dove nacque Leonardo (vedete la cronaca di Lisena per vedere la facciata)

Qui gli addetti della Miserciordia medicavano un podista inciampato sulle pietre del selciato. Questo dimostra che a volte sono più pericolose le cose ovvie. Ma cmq non andiamo a cercarcele.

Grazie Massimo. Delle tue foto e della tua amicizia.

Andrea Bartalesi