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LE COLLINE DI SAN MINIATO foto di Mario

13/02/2017

a cura di Andrea Bartalesi

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Quest'anno partenza a destra. Lungo rettilineo sulla Toscoromagnola fino alla Catena e poi salita asfaltata per San Miniato. A questo punto ci troviamo nei vecchi sentieri conosciuti e poco importa se fatti in un verso o nell'altro. 

San Miniato risale all'anno 700 e qualcosa, proprio come il castello di Porcari, ha avuto una storia piena di battaglie e di guerre perchè a metà strada fra Pisa e Firenze e gira e rigira le battaglie cascavano qui. Terra rude e il suo nome San Miniato al Tedesco (caduto in disuso, ma che io ricordo per un mio compagno, certo Mori Taddei Enrico, che mi era compagno alle medie del Cavanis) è dovuto a Federico II di Svevia padre del famoso Barbarossa. La torre di Federico sulla sua sommità, distrutta in tempo di guerra e ricostruita identica.

Ma oltre a questi legami storici è famoso, San Miniato, per le sue salite che sembrano rovesciarsi quasi una di quelle reti metalliche nelle quali motociclisti impazziti facevano il giro della morte nei Circus della nostra infanzia. A un certo punto, ieri, mi tenevo penduto in avanti per paura di perdere l'equilibrio ed essere capitombolato indietro, e la paura era, non tanto di farmi male nel capitombolo, quanto di dover ricominciare la salita di nuovo.

Ma vediamo le belle foto di Mario.

un sorriso anzi due sempre bene

 

il Bracciali (da quando ha i capelli grigi, va più forte, che sia un trucco? o forse ad andare più forte vengono i capelli grigi???)

ecco Fausto lanciato

Cigoli sulla collina di fronte

A Enzo Leporini gli amici fanno volavola

Mario si lascia trasportare di sorrisi e da capelli fluenti

 

Rossi Moreno, grande intenditore, sta dicendo a Mario....vedi queste due, sembrano avere le gambe storte....macchè, diritte, stupende, anche un po' nervose, una meraviglia, parola mia, Moreno noi ci fidiamo di te

le aquile mattiniere stamani hanno il ruzzo

la Gabri si ferma a salutare

queste due hanno vinto...

il Bartalini scatta le foto  e torna indietro

 

 

tre bellezze 

 

Enrico e alberto

 

Uno dei simboli della città San Miniato è sicuramente la Rocca di Federico II, realizzata sul punto più alto della città tra il 1217 e il 1221, per volere dell’imperatore svevo. Fu in questa costruzione che venne detenuto Pier delle Vigne. La struttura mantenne la sua funzione di fortezza fino al 1530. Abbattuta nel 1944 in seguita ad eventi bellici, la Rocca è stata ricostruita fedelmente ad opera dell’architetto Renato Baldi e dell’ingegnere Emilio Brizzi. La Rocca di Federico II, a pianta quadrangolare, era alta ben 37 metri, ed era coronata da colonne cilindriche realizzate in mattoni, ad imitazione dei pinnacoli sui campanili. Dalla sommità della Rocca di San Miniato è possibile ammirare tutto il panorama circostante. È molto suggestivo il paesaggio formato dai tetti delle case di San Miniato e dei borghi circostanti. La Torre è parte del Sistema Museale di San Miniato, e il prato antistante è teatro di alcuni importanti eventi come la Festa degli Aquiloni e i fuochi di San Giovanni.

Attenzione per uno strano gioco del destino Federico II era il padre di Federico I detto il Barbarossa

e all'arrivo un ristoro ci vuole

e la cartolina di Mario che ringrazio

Andrea Bartalesi