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LE COLLINE DI FUCECCHIO CHE PORTANO A CERRETO di Andrea

24/06/2019

a cura di Andrea Bartalesi

 

 

LE COLLINE DI FUCECCHIO CHE PORTANO A CERRETO

 

 

 

 

Ieri la bella marcia delle colline fucecchiesi. fra assolati paesaggi e alberi freschi e rari che diventavano preziosi, alberi da salvare, patrimonio dell'Unesco.

Quelle colline che portano a Cerreto Guidi hanno la caratteristica che non richiudono lo sguardo, come ogni altura, anzi lo allargano. Gli occhi sono incuriositi e vengono chiamati sempre più lontano, un casolare, un ciuffo di alberi intorno a una casa, una processione di cespugli di mimosa e subito torni vicino per i rotoloni della paglia di grano che restano sui campi come giocattoli di figli di giganti.

Le farfalle poi, in certi punti tantissime, bianche a pallini neri, o festose che si rincorrevano sull'altura piena di luce e di un rapido e leggero colpo di vento, caldo..

Hanno poi, queste colline la rarità di spofondare, improvvise, in bassi campi per poi sollevarsi impennandosi. Ma tu guardi il casolare abbandonato e ti dispiace, guardi lontano filari di cipressi o vicino cavoli enormi (il bimbo che ci è nato doveva essere gigantesco)

Insomma uno spettacolo di paesaggio.

Guardiamoci alcune foto che ho fatto.

Fra queste due di Gabriele Puccinelli che mi ha aspettato per immortalarmi sulla salita del ristoro. Quella che se non stai attento ti riballti.

il grano quest'anno è stato mietuto, forse pronto in anticipo, mentre gli anni scorsi era ancora biondo e arruffato nei campi.

colline piene di filari di uva che darà de3ll'ottimo vino. Ma dove saranno coltivate le vigne che dettero l'uva per lo spumante premiato come migliore d'Italia?

fiori e cavoli, l'orto con contadino che osservava

fiore di solla, cespugli minuscoli, forse la secchina?

 

 

ecco la salita che divide la vigna in due, come una torta, guardate i casolari che sembrano rincorrersi su queste colline meravigliose

ma prima guardate Gabriele che arriva veloce, una zoomata, a braccia alzate, sul sentiero che si contorce sulle colline

prima di salire, dobbiamo scendere....

Roberto e Graziella degli Speniserati, sanno affrontarla con lo zigzag giovanile

Gabriele invece, irriverente, ride e scatta le foto sulla mia difficoltà

ma arrendersi...MAI

una farfalla inquieta, guardate il sole, la luce, se state in silenzio potete sentire anche il caldo, ma io con il caldo mi esalto.

ed ecco Gabriele che guarda la lunghezza del percorso, oltre 17 km. Bene, bella, contenti di essere qui. E un piatto di pasta rossa di pomodoro, ci da quel che in più, ci coccola e ci vizia.

Un grazie agli organizzatori.

Andrea Bartalesi

NB le foto sono mie e due, quelle della salita, di Gabriele Puccinelli che ringrazio. anche per la compagnia.