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IL GIRO DEI COLLI TERMALI nelle foto di Lisena

04/04/2016

a cura di Andrea Bartalesi

A Fornoli festeggiavano 40 anni di marcia dei Colli Termali, e lo hanno fatto nella maniera più bella che potessero fare. Ristori incredibili dietro ogni curva, o nelle piazzette o appena il sentiero slargava. Poi il nostro Creatore, che è sempre pronto a riconoscere la buona volontà e i meriti di chi si rimbocca le maniche, ha regalato una giornata con una giusta temperatura, con un sole fiero, ma velato per non dar noia agli occhi, in modo che il viandante (perchè a Fornoli non tutti sono "corridori" ma ci sono quelli che vanno per via, altro modo per indicare i viandanti) potessero osservare nei boschi e sui verdi prati il bianco dei ciliegi in fiore oppure, oltre la valle, oltre la Lima, sull'altro pendio,  i dritti fumi di fuochi accesi. E molti  i ragazzi, le famiglie del luogo, e ii tanti che pur fermandosi per dovute soste lungo le rampate iniziali, non volevano mancare a questa scampagnata, quasi una Pasquetta (infatti il Calendario molti anni presenta questa marcia il giorno dopo Pasqua) che si ripete.

Il Serafini, Graziano, il mio amico e animatore del Giro, fantasioso e prezioso fautore del Giornalino dove riporta le foto, le notizie curiose, i commenti della manifestazione, quest'anno, ci ha accolto in un travestimento talmente travestimento che io nemmeno lo avevo riconosciuto. Un police's man, uno sceriffo con tanto di cappello e scarpe intonate, made in "iuesei" un trombone spara coriandoli, occhiali ray-ban parrucca....e una bicicletta di legno che risale sicuramente a prima di Leonardo da Vinci (c'ero l'altro giorno a Vinci e quella bici aveva la catena, mentre quella del Serafini no). Una bici con le ruote che sembravano ruote di barroccio, senza pedali e messa in modo che il conducente poteva spingersi avanti e indietro con le gambe.

Il percorso leggermente cambiato è risultato un paio di km più corto ma gli organizzatori, onestissimi, lo hanno evidenziato.

Ho preso qualche foto di Lisena, che ringrazio per la sua incredibile gentilezza e amicizia.

e prima di proseguire voglio rendere omaggio alla Renza. Certo il Giro dei Colli Termali non è la Renza, ci sono tantissime persone che si danno da fare con entusiasmo, ma la Renza è la Renza....

e questo è Graziano il Serafini nel suo travestimento con bici

e questi sono i saluti che mi ha dedicato, oltre alla bellissima prefazione del mio scritto sul giornalino

gli spensierati con Lisena si sono presentati con tanto di striscione, Fania con i girasoli, palloncini e sono andati davanti al Ponte delle Catene, sorta di Tower Bridge lucchese, per una foto ricordo

ecco il tavolo dell'Atletica Porcari per le iscrizioni

e permettetemi questa foto con mio figlio e con l'amico Navarrini

un saluto alle Canapine

e poi via....nemmeno il tempo di capire che cominciava la salita che ti appare un ristoro

e la salita è impegnativa

ma gli organizzatori ti strappano il sorriso con cartelli ammiccanti

e su questi sentieri fra i boschi, foglie secche e alberi nudi che già si agitano per mettere nuove foglie, ecco un incontro ravvicinato e interlocutorio....due cani si guardano cercando di capirsi, lui bastardello toscano, ha fatto un corso serale di inglese, l'altro dell'Alaska, lingua inglese slang americana..., ma la pronuncia....

ma intanto il cartello de Le Valli ci indica che siamo quasi a Granaiola, il peggio è finito. Il peggio inteso come fatica, non come bellezza

perchè la "Grande Bellezza" ieri era di scena a Bagni di Lucca

ecco Granaiola con la sua chiesa

e il ristoro degli Alpini in piazza, particolarmente indicato a chi ha problemi di colesterolo...dove i tapini possono versare calde lacrime e tirar di lungo perchè solo guardarlo gli altera il valore ematico.

ma in giro c'è tanta gente sana e spensierata!a

alcuni decidono di bivaccare qui...fino a che resterà l'ultima fettina di lardo...

guardate gli occhi di questo vecchio alpino, ma quale vecchio...magari ha meno dei miei anni....ne ha viste tante, magari e forse le sta dimenticando...

Granaiola è una strada che giravoltola e intorno ha le case... e i vasi...e i fiori...

Felice non conosce, lui corre, lui ha un orologio...lui emblema dell'eterno

la Torre con il suo colore pastello invece si stacca e guarda con sussiego (della sua bellezza e tracotanza) la valle della Lima

mentre i Michelotti, gente del pistoiese, mi narrano di Riolo, un paese fantasma...e poi si buttano in discesa

e prima di chiudere ecco una bella foto...la Renza e le dolci signore che anche stamani ci hanno preso ..per la gola.

Un saluto a tutti, mille grazie a Lisena per queste foto che sono una testimonianza e un ricordo.

Andrea Bartalesi