Ieri domenica 14 sarà ricordata come una domenica di pioggia insistente e fredda.
Io ero a Castelfranco, ho camminato 3 ore e 10 nel fango e negli acquitrini di Montefalcone e delle Cerbaie tanto che arrivato, cambiato, non sono riuscito a mettermi i calzini asciutti per le mani che non erano efficienti e i piedi freddi e bagnati. Ho cambiato le scarpe restando a piedi nudi. In macchina il riscaldamento più che ce n'era.
A casa ho mangiato con il riscaldamento e il fuoco accesi.
A Guasticce speravo in quella vicinanza a Livorno, quel clima che "per forza" doveva essere più mite...invece visto le foto di Mario mi prendeva freddo anche stamani...
E' stato un peccato bagnare quei corri, quei cipressi che indicano strade, i laghetti, i podisti con gli ombrelli, quelli con l'impermeabilino e quelli senza cappello. Noi nelle Cerbaie lo sappiamo che è così, che basta che piova una nottata e i sentieri diventano impraticabili e sapevo anche di Guasticce, di quei sentieri erbosi a base collina che ricevono come affluenti tutta l'acqua che casca dal cielo. Insomma è andata così, possiamo solo consolarci che "podisticamente parlando" quest'anno il Padre Eterno ci ha risparmiato.
Dimenticavo un episodio: ieri sotto il portico vicino all'arrivo di Castelfranco un mio amico disquisiva sulle intenzioni e sul comportamento del nostro Creatore. Stava piovendo. A quel punto delle lamentazioni il Nostro sentendo le lamentele ha mandato uno scossone da far vacillare le macchine ferme. Mi è sembrato di sentire una voce che diceva...Potevo darvi questo e non l'ho fatto..
ecco il nostro Mario
Grazie Mario per le tue foto che possono testimoniare la giornata di ieri,
Alcune altre sono nella gallery,
Andrea Bartalesi