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GIULIANA CI SCRIVE DA MONTECARLO

30/08/2010

a cura di Giuliana Gallerini

Quello che è successo a Giuliana tornando da Pontetetto,  in una tremenda giornata piovosa, su una strada semi allagata, dentro una macchina che si è accartocciata su se stessa, è noto a tutti. O almeno così ci pare. Ma se qualcuno si è avvicinato al podismo questi ultimi tempi, oppure era distratto, si può immaginare dopo la premessa del suo periodo in ospedale, del ritorno piano piano alla vita normale e... alla corsa.
Ma leggiamo cosa ci scrive con la sua proverbiale prosa frizzante:

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Ciao Andrea ti invio la cronaca di Montecarlo, se ti facesse piacere pubblicarla, devi aggingere l'immagine allegata dove indicato...E' stato veramente bello tornare tra voi, e soprattutto, tornare in occasione di Montecarlo.
Ho iniziato a correre alla "Porcari corre" e torno a camminare dopo l'incidente, alla corsa di Montecarlo....
Ringrazio tutti in particolare te e, ovviamente Fausto
, per me è stato un grande amico in questi mesi, non ti puoi immaginare quanto sia importante in certe situazioni sapere che qualcuno capisce realmente come stai e cosa stai vivendo...
Un abbraccio a tutto il team
Giuliana
 
Mi rimane un unico arcano...
Piruli pirulà ...Piruli pirulà ...
"Pronto Silvia... sei già al mare?"
"Si mamma, abbiamo finito ora di cenare"
"Ho visto il babbo di Cate"
"Si me lo ha detto, hai camminato"
" si ho fatto 6 Km"
"Mammaaaaaaaaaa... sei di fori"
...anche se non pare... mi adora...
Così è terminato Il mio primo giorno di Ri-corsa ....
Adesso son seduta davanti al pc con, il sottofondo della ventola difettosa mentre fuori qualche animaletto notturno produce strani sberci...
Mi scopro a fissare il vuoto, lo faccio spesso, specialmente se sono stanca, cercando di rivivere ogni attimo, ogni abbraccio, ogni singolo sorriso e tutti quei passi che mi hanno riportato ad essere di nuovo una podista, o quasi....
Pontetetto pare un flebile ricordo, e adesso, anche pubblicare quelle poche foto, non è doloroso, non costa niente e si puo' fare...
Montecarlo è l'occasione giusta per tornare...il percorso è delizioso, familiare e amico, come Fausto, impeccabile organizzatore, che in questi mesi mi ha sempre incoraggiata a non mollare...
Arrivo guidando l'auto di mia figlia scortata da Tamara e Giampy che non sembrano lasciar trapelare alcuna forma di panico tant'è che quando ci siamo fermati al parcheggio, hanno ripreso addirittura a respirare...(consiglio la lettura di "Crash" di J. G. Ballard):-)
Il team di partenza è perfetto, in 6 non ne facciamo 3 sani e ciò ci fa, immediatamente, guadagnare il titolo di: "il gruppo degli zoppi", di cui sentirete, narrare le eroiche gesta, inoltrandovi nella prossima stagione podistica.
Enunciare le singole patologia, risulterebbe difficoltoso ad un primario di ortopedia ed io, che ancora non ho capito come si chiama il punto del bacino che mi son fratturata....non ci provo neanche.
Entrando in Montecarlo, Arturo ci fa notare la piazzetta a lui dedicata
, anche se, più tardi, scopriremo trattarsi di un banale cartello intercambiabile e che con pochi euro ogniuno di voi potrebbe diventare titolare di vie, piazze o quant' altro per un giorno....
Devo confessare di essermi fatta prendere la mano dalla mia inedita condizione di "mite camminatrice", e all'incedere ho aggiunto piccole dosi di vacuo ciarlare, argomentando sul mio gluteo, all'inizio inesistente, e soprattutto sulla voce, giuntami, riguardo ad alcuni giovani estimatori della Franca, vittima, di un crociato trinciato,...
Il Passetti, dal canto suo, oltre che della micro frattura che ha da qualche parte, non mi chiedete dove, ci racconta che la su' mamma se fatta rifare tutte e due le anche...ora, non è per dire che io fo tendenza, ma il bacino è sicuramente l'osso che va per la maggiore...
Inoltre questa pora donna lo ha partorito a 16 anni e nel giro di altri sette ha spiattellato pure gli altri due fratelli, dopo di che, "seddiovole" s'è fermata; conveniamo tutti che Aldo ha una mamma molto giovane, che potrebbe, anche, essere facile preda degli estimatori della Franca.
Luca, invece,non pare per niente attratto dalla genitrice del Passetti, e va rimuginando sull' ernia al disco che lo afflisse a suo tempo procurandogli, a detta sua, anche una sorta di fame nervosa.
Per Tale motivo da allora iniziò a confezionare delle bellissime crostate tempestate di mirtilli giganti che, a vederli dalla foto sul telefonino, sembrano, più cocomeri che bacche...
La parte sana del gruppo è rappresentata da tre adolescenti, che, di primo acchito ci scansano perche intente in discorsi da, appunto, " adolecenti", e quindi tabù per noi adulti.
Ma dopo svariati Km, si ammorbidiscono un gocciolino e specialmente una intrattiene con me e la Franca una piacevolissima conversazione.... Purtroppo non ne ricordo il nome ma ....
"What's in a name? That which we call a rose
By any other name would smell as sweet
So Romeo woud were he not Romeo called."
Traduzione:"Ma poi, che cos'è un nome?...Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d'avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome?Così s'anche Romeo non si dovesse più chiamar Romeo..."
Ci racconta che vorrebbe andare a Londra per studiare design in Inglese ( leggere Shakespeare in inglese), parliamo dei libri che ha letto, del rumore della pallina colpita dal legno, della voglia di rotolare giù per la collina....mi par di dialogare con Silvia, stesso entusiasmo, stessa luce negli occchi, stessa voglia di raccontarsi...Per lei l'unico augurio di non gettar via tutti quei sogni e un grazie per la compagnia...
....Finalmente giungiamo al traguardo...
Ringrazio tutti indistintamente, soprattutto chi si è prodigato nell'organizzazione di questo gioiellino di... Corsa che, come il buon vino, ogni anno migliora...
Un unico arcano, Ahimè, ancora, mi tormenta ...
"ma...Secondo voi come si affetta?" 
 Saluti e Baci...
Giuliana
Ps perdonatemi se ho un po' ruzzato nel racconto...mi siete davvero mancati