Fabbriche di Vallico, una marcia verticale. Sia in salita che in discesa. Sul percorso lungo (poco più di 14.5 anche se dichiarato 18) nel girovare fra metati e castagni, un silenzio quasi innaturale mi meravigliava. Le nostre orecchie non sono più abituate a questa assenza di rumori, a questo sentire solo il pulsare del nostro sangue che passa vicino alla tromba di Eustacchio (ma chi era costui?). Solo il fruscio di una vecchiezza che ci accompagna e ti rendi conto che ti manca qualcosa, sei in standby, e guardi in giro e ti chiedi come mai i castagni siano così silenziosi, e non ci sia un uccello che cinguetti, uno scoiattolo che scappi, un motorino che strombazzi o un frullino che frullini. L'uomo è un animale abitudinario che si adatta con il tempo.
E alla prima casa che da qualche anno incontriamo uscendo dal castagneto, prima di risalire a Vallico di Sotto, quest'anno non c'erano i bei ragazzi dell'anno scorso, una bimba bionda con gli occhi azzurri, suo fratello più grande e una morettina dai grandi occhi. L'anno prima erano bimbi, l'anno scorso ragazzi e li aspettavo per misurarli, per vedere quanto erano cresciuti, ma quest'anno non c'erano con il loro ristoro privato offerto a noi viandanti, non c'erano gli occhi ridenti. Solo scale di pietra e uno spazio vuoto, silenzio. E allora ho capito che vive bene chi non guarda niente, chi si frega di tutto, chi vive a bocca aperta e che importanza poi se qualcuno lo chiama "trota"?
Vediamoci le foto di Mario, sicuramente impegnato in questa salite aspre e continue e in discese che non danno tregua. Ha curato certamente il dolore al ginocchio. Mario sei un mito.
ecco Moreno il Bientinese
Questa è Fabbriche di Vallico con i suoi balconi
e la sua fresca fontana
tutti pronti
per la partenza
ma prima ancora un flash dal cuoco
ecco Lisena
c'è anche Sergio da Livorno
i ponti di Fabbriche
becchiamo Aurelio alla vestizione
e dopo il ponte la salita, quella vera
ma in salita c'è anche chi fa le sguerguenze
ecco i bientinesi, se avessero il "borsalino" potrebbero chiamarsi marsigliesi ah ah
Lisena non perde un colpo
poi la discesa
e la cartolina di Mario, che ringraziamo
Le altre foto nella gallery
Andrea Bartalesi