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DA BUTI A PRATO A CALCI TORNANDO DA PIAMBELLO

03/08/2020

a cura di Andrea Bartalesi

Ieri mattina io e Claudio, partiamo dal campo sportivo di Buti, con l'intenzione di andare sul tracciato della 30 di Cascine di Buti.

All'altezza della Ferrata di Sant'Antone, una sorpresa, dalle grotte della Madonna, c'è ..UNA MADONNA. Bella un po' orientale, in una grotta che sembra fatta apposta. Ho chiesto al Monti, granduca delle terre di Buti, ma dice che l'hanno messa da poco e ancora non sa chi. Me lo farà sapere)

Continuiamo la strada asfaltata che porta in alto, la via che, se uno vuole, ti fa scendere a Calci, ti fa vedere il Monumento di Kindu, quello in memoria dei ragazzi del vEGA 10

(

((Giovedì 3 marzo 1977, alle ore 15:05, decollò dall'aeroporto di Pisa-San Giusto il C-130H Hercules nominativo radio Vega 10. Il velivolo trasportava 38 allievi della prima classe dei corsi normali dell'Accademia Navale di Livorno, a bordo per un'attività di ambientamento al volo, un ufficiale accompagnatore e 5 membri d'equipaggio. Dopo circa 5 minuti dal decollo, alle 15:10, il grosso aereo impattò sulle pendici del monte Serra, nel Comune di Calci, dopo aver effettuato, per motivi non accertati, una virata a sinistra che lo portava ad imboccare la vallata del Serra, rivelatasi fatale in condizioni di volo a bassa quota e scarsa visibilità, quali erano quelle del momento.

All'incidente non sopravvisse nessuna delle persone a bordo.))

Ma noi siamo saliti a Prato a Calci, accompagnati dai saluti a tanti ciclisti impegnati su questa strada.

(abbiamo trovato questi segnali che probabilmente li hanno fatti i ragazzi livornesi delle teste di Modigliani)

Abbiamo preso la strada che ti porterebbe a Ruota, ma alla prima curva secca a sinistra abbiamo continuato a dritto verso PIAMBELLO. Siamo fra castagni, fra ombre che sembrano grasse considerando il caldo che fa fuori. Cerchiamo tracce della marcia di 30 km della Ciona, troviamo ancora frecce di colore arancione tipiche del gruppo di Cascine di Buti. Qualche bivio da interpretare, ma seguendo anche un sentiero CAI ci troviamo al bivio dove la 30 ritrovava la 25 e da lì la conosco bene. Sole e acqua che abbiamo dietro, scendiamo in Volpaia e a sinistra(in alcuni tratti si vede che non ci passano in molti.

Ecco l'importanza di certe manifestazioni per tenere puliti i sentieri storici del monte. Bellissimo.

Solo il tratto finale per tornare al Campo Sportivo è assolato, furi dalle ombre. E allora ci mettiamo a corricchiare per fare prima!!!

Ma prima della macchina, andiamo in piazza, a un tavolino fuori, al fresco, una Coca Cola con ghiaccio e limone. Alla salute di Riccardo Monti e i suoi amici.

 

(la piazza di Buti, nel caldo, anche se le ombre ancora ci sono, il Castel di Nocco è fermo sulle gambe, a lui questo caldo da noia)

Un grazie a Riccardo per le sue indicazioni e la sua disponibilità.

Andrea Bartalesi