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CASCINE DI BUTI E L'EVOLUZIONE DELL'OLIO foto di Mario

30/01/2017

a cura di Andrea Bartalesi

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Ieri appuntamento classico alla Ciona per un'ulteriore e imperdibile edizione della marcia di Cascine di Buti.

Nel freddo del mattino ci siamo accorti come a mano a mano che salivamo il freddo diminuiva, fino a doversi togliere i guanti. E poi, conseguenziale, doverli rimettere quando siamo scesi anche se nel frattempo, nel mio caso, erano passate delle ore. Una giornata magnifica, con il sole che inghirlandava gli alberi e ti invitava ad affacciarti lungo i sentieri per guardare in basso, i declivi punteggiati da case isolate. Ulivi e pini e case fatte di pietra. Quest'anno ho scelto i 15 km per un motivo di ovvia logica per tempo di percorrenza e ho visto come le salite non venissero risparmiate a nessuno. Ma questo è il bello di questo territorio, sentieri pietrosi spesso, di terra rossa, ulivi vecchi che hanno nei loro tronchi le rughe del tempo e chime sbarazzine e curate che producono un olio sopraffino.

E qui apro una parentesi dolorosa. All'arrivo boccettina d'olio. Da sempre. Solo che una volta mi sembra fosse olio imbottigliato da una ditta locale. Poi nel tempo siamo "scivolati" (trattandosi di olio è abbastanza naturale) su un olio imbottigliato a Firenze e di origine europea. I tempi cambiano lo sappiamo, ma dare l'olio a Cascine di Buti dopo una mattinata di olivi negli occhi e trovare una bottiglietta d'olio farebbe pensare a qualcosa di locale, di eccellenza locale. Come lo è stato. Ora non più. Sarà colpa della globalizzazione?

Ora vi faccio vedere alcune foto che mi ha mandato Mario mentre le altre le trovate nella gallery.

il Bracciali con la sua decisione ed energia

inizia la salita. Questa è una corsa verticale, prima andare in alto, poi scendere in basso

ecco Enzo con la sua allegria

udite udite!!! il Grande Puffo ...vestito di tutto punto!!!

le pisane e il loro sorriso

Mario poi ha un occhio particolare per i sorrisi..

già la salita per salire al castello...poi se ci si mettono anche loro...

 

 

ai saluti del bivio della 20

questa è la scala per salire in Paradiso, disegnata direttamente su questa terra rossiccia..

e Mario si fa immortalare 

mentre quelli della 20 ci sorpassano come leggeri caprioli

e due amiche, parenti incrociate, simpatiche, una delle quali detta la Duse per le sue doti recitative....si godono il sole

 

e un pisano che ce l'ha con Dante, secondo lui troppo fiorentino per essere grande....

 

e prima di chiudere il gruppo dell'Atletica Porcari.

Un saluto a tutti

Andrea Bartalesi