Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

ANCHIANO:BACCALA' NORVEGESE O SCARPINATA ANCHIANINA? di Fausto

19/01/2009

a cura di Fausto Martinelli

vedi Gallery
04attenzionedoppia
05Chivachiviene
07partitaprima
14fotogruppoalfoco
16icompagni
17pieroconfida
18Anchiano

 

ANCHIANO:BACCALA' NORVEGESE O SCARPINATA ANCHIANINA?

 

 

Anchiano, frazione del Comune di Borgo a Mozzano, situata lungo il corso del fiume

Serchio è conosciuta per una importante "Sagra del baccalà" norvegese che viene organizzata

da oltre 25 anni il 1 maggio.

 

 (come partigiani all'alba si parte verso le Pizzorne)

 

Stamani, ci accoglie con la sua 9° Scarpinata Anchianina.

Arriviamo alle prime luci dell'alba per preparare il tavolo delle iscrizioni e ormai, come

abitudine, notiamo che molti podisti sono arrivati prima di noi e si stanno preparando per

partire.

 

(mentre gli Alpini al loro bivacco ci ristorano con bevande calde)

 

Passano i minuti ed il luogo di partenza si anima sempre di più.

I parcheggi sono limitati ed i RITARDATARI sono costretti a lasciare la macchina lontano

dal luogo di partenza. Arriva anche Giovanni ed insieme a lui inizio questa camminata che viene indicata con percorsi che variamo da Km. 2 a Km. 12.

 

 (un sentiero fra cielo e terra, nascosti da secchi alberi nudi)

Il primo ristoro, gestito dagli alpini, anche se si trova dopo pochi chilometri, consente a tutti

di bere un bicchiere di tè caldo che in queste mattine è sempre ben accetto.

 

(discese subito impegnative, ma per i nostri veterani nessun problema)

Nella strada c'è parecchia mota e dobbiamo fare attenzione a non scivolare. Dopo aver superato il paese di Anchiano ci dirigiamo, percorrendo un sentiero che corre parallelo ma più in alto della provinciale, verso le cave del Tonarello, dove è posto il secondo ristoro. Qui i percorsi si dividono e mentre la media

 (figuriamoci per queste giovani gambe)

rientra ad Anchiano, la lunga (si fa per dure) ci porta ad arrampicarci, per circa due chilometri fino

alla cima. Durante la salita incrociamo quelli che hanno raggiunto il culmine e stanno scendendo. Tutti

procedono con cautela per non cadere.

 

 Sirio scende in sicurezza, da buon paracadutista...

 (la salita  si fa sentiere)

 

(Alfonso se la prende comoda)

In cima alla salita, su di un pianoro, ci aspetta un terzo ristoro.

Qui ci fermiamo per fotografare il nostro gruppo, sempre più numeroso, davanti ad un forno preparato

per l'occasione.

 (si scende a spazza..mota)

( Tullio e il suo equilibrio instabile)

( un brindisi al forno antico)

 

 

Il ritorno ad Anchiano avviene dopo un'ora e mezzo, attraverso la strada principale che passa sotto la caratteristica chiesa di questo accogliente paese.

Anche Nebbia questa mattina ha sguazzato nella mota.

 

(Piero ha qualche cosa da dire...)

 

La marcia è stata ben organizzata con ottimi ristori e personale a presidiare il percorso.

A domenica prossima,anzi a Venerdi 23 gennaio ore 20,30 alla Fondazione Giuseppe Lazzareschi per presentare

la 25° Edizione della Porcari Corre.

Fausto Martinelli

 

 

Vorrei aggiungere un pensiero mio ed uno più autorevole del Manzoni.

Uno dei motivi per i quali le corse della domenica partono sempre prima (diciamo pure all'alba) è che non è possibile trovare in tutti i paesi parcheggi per più di 500 auto. Allora si rimedia, ogni anno, anticipando la nostra partenza da casa. Ma questo lo fanno anche gli altri.

E qui entra il Manzoni: nei Promessi Sposi scrive di un avvenimento, un passaggio, di grande richiamo e la gente era accorsa numerosissima tanto da non vedere quello che volevano vedere. Allora qualcuno pensò bene di alzarsi in punta di piedi, ma questo lo fecero anche tutti gli altri andando a finire che la visione rimase quella che era in origine con la differenza che tutti stavano in posizione scomoda. Meditate gente. (ndr)