CORRI PER SIMONA A.I.L. A VECCHIANO 22_11_06
Ritorniamo a Vecchiano per Simona
“Chi è Simona? Simona era. Era una giovane donna che ci ha lasciato per una malattia che è incurabile. Poteva essere Paola, Giovanna, Antonia, tanto per dire. In questi giorni in cui parliamo del "milite ignoto" la potremmo identificare per "malata ignota". Era una donna per chi la conosceva, aveva due occhi vispi e un sorriso affascinante, le fossette nelle guance e tanti sogni nella testa. Ne siamo sicuri. Ma noi di fronte a questi casi dobbiamo farci una ragione e credere nella ricerca, credere che il domani sarà meno scuro”.
Ed allora via per questi 18 km che ci hanno portato in giro fra quadrati di terra nera, costeggiando canali pieni di cannelle di palude, avanguardie del Lago di Massaciuccoli, guarniti da radi casotti per i “retoni”, tracce di mangiate superbe dopo una pesca qualsiasi.
Le turbine che devono fare il loro lavoro, e noi andiamo chiedendoci all’infinito cosa ci sarà su quei monti. Anzi quelle colline, sicuramente ci sono sentieri che vanno da qui a là, come tutti i sentieri del mondo. Ma qui sono gelosi e non ce li vogliono far conoscere. Noi continuiamo a camminare un passo dopo l’altro guardando quelle colline come se fossero i “becchi” o i “bischeri” (se ci sentiamo a Lucca o a Pisa) di una enorme torta che va fino al mare.
Fra l’altro sono in molti in servizio, e all’arrivo tutto ben organizzato.
Resta la sensazione di addormentarci a percorrere rettilinei di km, ma noi, per certo, non siamo mai contenti.
E se l’anno prossimo ci mandassero a scoprire le colline?
Andrea Bartalesi
