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A TEREGLIO PENSANDO A LAPPATO di Andrea

18/05/2009

a cura di Andrea Bartalesi

 

 

TEREGLIO E I VALORI ASSOLUTI - 17/05/2009

Quando due marce fanno parte del solito fine settimana, si imparentano fra loro. Ieri a Lappato, una marcia sotto un caldo estivo in un pomeriggio di gente e di allegria, ricordavo una frase di un "grande" italiano, ora all'estero, Giovanni Trapattoni. Grande uomo, grande allenatore e quindi conoscitore degli uomini (altrimenti non si possono gestire i giocatori) quando, dopo aver vinto uno scudetto con l'Inter, tornò ad allenare la Juventus e disse "Allenavo l'Inter ma pensavo alla Juve!". Che uomo! Per me uno così potrebbe rimanere in eterno all'estero e lasciare il suo posto in Italia a qualche nigeriano, Maroni contento ovviamente. Non perché era quella o questa squadra, ma proprio per un amore così sviscerato da non avere ritegno.
Ebbene ieri io correvo a Lappato, pensavo a Lappato ma la mia mente andava di frequente a Tereglio. E stamani ricordavo Lappato! Ma era diverso, non come Gioanin che andava con la Teresa ma pensava all'Adalgisa!
Certo la corsa di Tereglio non ammette distrazioni, devi essere deciso e convinto, hai davanti una impresa che è sempre un'impresa. Dopo 15 km di salita si trovava il modo e la maniera, ogni tanto, di salire ancora. Siamo arrivati ad oltre 1000 mt sul livello del mare e ci abbiamo trovato un sentiero con foglie di castagno e di faggio umide, anzi bagnate, dove il piede sprofondava, ci abbiamo trovato acqua che sgorgava dal monte e scorreva lungo pendii dove, sotto, alcuni amici di Vicopisano l'accoglievano come manna nel deserto.

Salivamo per Rifugiani e in località Acqua Buona un ristoro ci offriva acqua fredda e il pensare "al dar da bere agli assetati" ci sembrava meritorio del Paradiso eterno, se l'acqua era così. Prima, molto prima, fra i profumi di acacie in fiore, ci colpiva il freddo ristoratore della zona dell'Orrido di Botri, dove insieme all'acqua viene giù lungo l'orrido un'aria che ognuno nella vita almeno una volta dovrebbe respirare, anche solo per far paragone del viver di ogni giorno. Certo fra le due cose una salita che era coperta da rami di alti alberi, faggi, ma il bollire era, come in una vecchia Lambretta, dentro di me. E allora pensavo ai 12 km di Lappato, alla salita che ci portava alla Chiesa di San Gennaro, bella quanto mai, ma doveva aver pur lasciato un suo ricordo nei mie polpacci e questo mi dava la scusa per trattenermi al passo.


Questa di Tereglio è un'avventura nel mondo che ancora resiste e ci ritrovo vecchi podisti che, ossa dure, fanno dei loro acciacchi il vanto di andare avanti. Anche nuovi incontri: una "spensierata" davanti ad un alberello di ciliegio, rosso di frutti, lo fotografava da ogni lato, con lo sfondo di Montefegatesi, solo una silouette in cima ad un aspro colle e mi confessava che "Visto che non ci arrivo per mangiarle...". Ognuno cerca una sua ragion di vita e noi podisti ne siamo più adatti di altri.
Certo la discesa va affrontata con il rispetto dei luoghi, saltare come gnomi o spiritelli del bosco, cercando di evitare lo "scampuccio" sui maligni "pietrini" a punta e il tronco del castagno enorme, scansarlo, e nel ripido tornante cercare l'appoggio fra foglie macerate di castagno. In poco più di 5 km ci troviamo all'arrivo, quasi "a rotoloni" come si dice al mio paese e non solo per la Regina.
E qui, stanco e contento avevo modo di apprezzare uno che è tornato dall'estero (l'ho capito dal suo italiano impolverato da altri lingue) che ai miei apprezzamenti e complimenti per l'acqua dell'Acqua Buona, mi riempiva due bottiglie di un liquido simile, freddo, leggero, ottimo, che se lo vendessero in Piazza Grande ci sarebbe la fila, in cambio della promessa di ritornare l'anno prossimo.
L'ho guardato come si può guardare un ignaro e ho scosso la testa: se sapesse, il bravo giovane che sono sicuramente quasi trent'anni che vengo a Tereglio! Ormai è diventata un'abitudine.
Andrea Bartalesi

 

(i faggi di Rifugiani)

LE FOTO DI RIFUGIANI sono di EMANUELE LOTTI

Quelle di Tereglio. libero foto su Internet.

RESTO SEMPRE IN ATTESA DELLE FOTO RICHIESTE AD UNA SPENSIERATA!