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A STAFFOLI CON GLI ACCONCI serv. di Andrea

26/04/2018

a cura di Andrea Bartalesi

Ieri mattina una bella marcia a casa degli Acconci, con i Pisani e le Tre Province. I Lucchesi come da programma erano a Corsagna.

E' bene dire subito che in questo paese ci sanno fare con lo sport. E anche se non esiste una "vera" associazione podistica locale, organizzano una marcia con tuti i requisiti possibili.

 I percorsi ci portano a spasso nei boschi e i nostri occhi tornano a casa verdi di foglie nuove, riposati, almeno loro, dalle tinte scure delle ombre, con i chiarori di laghetti imprevisti, di fossi che scorrono risoluti ma senza protervia nei fondi di queste vallicelle che formano i parchi.

Io, nel percorso più lungo, ho attraversato prima il Parco di Montefalconi, privato, dove i cani non possono entrare per non destabilizzare gli animali che ci vivono, per non togliere loro quella pace e quell'equilibrio dei quali hanno bisogno. Addirittura in prossimità dei recinti dove uccelli importanti guariscono da ferite o malattie, non potevamo avvicinarci per le foto. La gentile signora che ci informava ci ha detto che le poiane e tutti i rapaci vedendoci si sarebbero spaventati e avrebbero cercato la fuga andando a sbattere nelle reti. E così le aquile di mare, nere con la loro testa bianca, con tutte le loro arie (sono il simbolo degli Stati Uniti d'America, mica noccioline) le abbiamo guardate dalla strada bianca.

(Aquila marina foto di Mario Pardella)

Ma cosa ci fanno qui da noi? Sicuramente ogni uccello ha una sua storia, come i coloratissimi pappagalli brasiliani e le poiane che come dice la canzone sono i falchi delle nostre montagne.

Usciti da Montefalconi, Parco Robinson e ci trasferiamo nelle Cerbaie, in un periodo dell'anno che sono tirate a lucido, senza fango, la giusta temperatura, quasi tutto il tragitto ombroso. Insomma percorsi eccellenti per correre e camminare.

Semmai, se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo (che non è detto che ci debba essere per forza) nel finale si avverte un girovagare strano, quasi una voglia da parte di chi lo ha tracciato, di non volerci far arrivare, di volerci ancora con loro, come facciamo con l'ospite che si alza per andarsene e noi troviamo sempre qualche cosa per farlo restare.

Fra l'altro il chilometraggio effettivo è oltre ai 18 indicati. (19.2)

I ristori sono una delizia e mi fermo qui. Dico solo che il "cannolo" siciliano ci ha fatto piombare nella atmosfera del Commissario Montalbano e riconsocere che la passione del Dottor Pasquano è condivisibile.

Insomma una manifestazione che, se ce ne fosse bisogno, dà lustro alla Pro Loco di Staffoli, ai Donatori di Sangue AVIS e ai loro amici. Grazie ovviamente per questa bella mattinata di aria pura. Grazie Pierluigi per il tuo lavoro.

Ora alcune foto che ho scattato, poche ma proprio per fermarmi un attimo a riprendere fiato.

Subito con il cannolo..... mangiato alla deviazione fra la 12 e la 18...sporcandoci tutte le labbra di delizia..pulendosi la bocca con le mani, con la gioia di un bambino e il sapore che ti rimaneva sotto il naso.....

le gabbie dove gli animali, gli sparvieri e i rapaci si annoiano, ma guariscono dai loro malanni...

l'habitat del parco, fra ombre indecise e luci che vengono dagli spazi del fogliame

laghetti o meglio stagni dove l'acqua piovana serve ad abbeverare gli animali. Ieri mattina due piccoli caprioli ci spiavano per poi darsela a gambe, quando hanno avuto la certezza che noi, anche così colorati con le nostrer magliette, eravamo UOMINI

fioriture sugli alberi, profumi strani,

sentieri da percorrere in silenzio....

Andrea Bartalesi