Marcia spettacolare per dove si trova e per la fantasia degli organizzatori. Ma i 5 mulini?
Si parcheggia facilmente nel campo sportivo, tutto verde, a sud le Apuane stese come panni al sole...partendo da sinistra il Sumbra che da quassù si capisce bene perchè lo chiamano il "nappone", poi andando a destra il gruppo della Tambura con la Roccandagia per un effetto di prospettiva, infine a destra gli Zucchi di Cardeto e sua maestà il Pisanino.
Si parte subito e si sale in sentieri fra abeti (per noi pianigiani o frequentatori delle Apuane gli abeti sono un po' una novità. Dobbiamo salire sull'appennino.. ma questo profumo e questi fusti...bello). Partiti da 540 metri di altezza arriviamo a 650 per poi scendere, scendere, attraversare la Villetta e scendere ancora fino quasi al Serchio ma prima c'è da salire sul ponte della ferrovia dove sul viadotto hanno ricavato un percorso pedonale, stretto, affascinante, con l'effetto altitudine se solo guardi di sotto. Ti porti fino all'inizio della galleria, nera, ma noi scendiamo, le prime case di Poggio, si sente profumo di sugo di coniglio, qualche sposa si è alzata presto. Verrebbe da aspettare che siano pronti i maccheroni. Invece scendiamo a precipizio verso il Serchio e lo passiamo su tavole, una sorta di guado aiutato. Le acque chiacchierine saltano fra le pietre e scherzano fra loro. (Quota 350). Subito una casa fiabesca. Qui ci puoi incontrare Buffardello. Per chi non ha mai avuto la fortuna di incontrarlo è uno spiritello garfagnino, scherzoso anzi dispettoso. Torniamo in alto verso Sambuca. Sambuca è quella località che si vede dalla provinciale, un campnile fra rocce che fanno a gara con il campanile, una chiesa che sicuramente c'è, tre case...Sambuca. Un ristoro. Una donna gentile ci ristora. Le chiedo dei mulini...mi dice che forse non li vedremo perchè sarebbe troppo impegnativo e ci sarebbe da salire fino a Verrucole.
Ce ne andiamo un po' delusi. Si risale a Sillicagnana e accompagniamo quelli della 12 al loro bivio nel centro del paese con una erta, una pettata, da rivoltare. Salutato Roberto che decide per la 12, scendiamo sulla provinciale e andiamo a San Romano. Risaliamo un'erta, una pettata simile all'altra ed entriamo in un San Romano addormentato, solo bandierine. Una di queste ci manda al parco del Buffardello. ci entriamo aggirandolo dal basso, attrezzi per verificare l'equilibrio e la voglia di vivere nel parco, anche una foto del Buffardello...per chi non lo avesse mai incontrato è uno gnometto basso, testa importante coperta da un cappello tipo cinese, una barbetta lunga e appuntita, gambe...ma dai come fa ad avere due gambette così con queste salite? Forse chi lo ha disegnato non ha guardato le gambe, forse gli zoccoloni...
Si sale, nel parco, fino alle case di Verrucole, mentre alto sopra di noi il Castello è bello come deve essere bello un castello. Al ristoro un'albicocca dura come le pietre, meglio l'albero di ciliegie mezze bianche ma dolci come un sorriso di mamma. Intanto ridendo e scherzando siamo tornati a 650 mt di altitudine. Scendiamo attraversando San Romano, questa volta in discesa, e torniamo a Sillicagnana. Con gli ultimi 500 metri che ci riportano sul campo sportivo.
Verde, il sole alto, un'aria frizzante, due pisani si sdraiano sul prato, bianchi nel verde, guardano il cielo, allargano le braccia e cantano..nel blu dipinto di blu..
Niente mulini, ma ci sono le farfalle che si rincorrono e si divertono.
Ma l'anno prossimo un mulino...almeno uno...daiiiiii
Andrea Bartalesi
Aspettando le foto di Mario metto due foto mie
il castello di Verrucole e dietro a sinistra il Pisanino. Due eccellenze
questo invece un lepidottero sillicagnino, un po' stanco (ci credo è tutta la mattina che rincorre un farfalla che ha voglia di ruzzare!!::)
Ora aspetto le foto di Mario.