Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

A ORENTANO A CERCARE IL BRIGANTE ORCINO

22/10/2012

a cura di Andrea Bartalesi

Il Brigante Orcino lo immagino con un cappellaccio in testa, fucile a trombone, pezze ai polpacci, poi ripensandoci vengo distratto dall'altro Brigante quello del Passatore, ma in fondo i briganti si dovevano assomigliare un po' tutti.

A Orentano ne hanno fatto un motivo di richiamo e sono stati bravi. Ci hanno, nel tempo, convinto che fosse "un buono" uno che rubava ai ricchi (certo era più difficile rubare ai poveri!) per darlo ai poveri, ma se rubava una collana non so cosa potesse farci il villico. Ma è bene avere dei personaggi positivi a cui guardare, visto specialmente il periodo storico che stiamo attraversando dove tutti tirano a portare non più a casa (come faceva l'Orcino) ma all'estero, rubano a tutti, poveri e ricchi e sono "furbi".

Ecco il Brigante Orcino rubava ma era un Brigante. Questo è già un fatto che lo distingue dai moderni Briganti.

Ma lasciamo perdere queste divagazioni e pensiamo a questa marcia che ci ha portato in giro nella natura, nei campi, nei boschetti, nelle stradette, ci hanno mandato su piccole strade asfaltate, ci hanno fatto attraversare corti contadine, e poi vicino a un ristoro il rudere dove abitava il Brigante. Perchè i briganti allora avevano il biglietto da visita e sopra ci leggevi il loro indirizzo, potevi anche andare a prenderli e tornare con una rosa di pallini nel didietro dove spiccava fra l'altro lo strappo del pantalone dovuto al morso del cane.

Ogni anno però ci addolciscono la figura del Brigante. Quest'anno ho saputo anche di biscotti del Brigante Orcino, piccoli fatti a cuore, uvetta al loro interno, deliziosi. Ma cosa può spartire un brigante con questi dolci? Forse che la sera torando a casa trovava la sua donna che lo aspettava e gli preparava i dolcetti? E lui? Andava in brodo di giuggiole? Lui Brigante con lo schioppo, si levava il cappellaccio e giù ravioli spinaci e ricotta, con la cannella, "Bimba mi raccomando la cannella sennò il raviolo non è completo, e il risottino ai funghi "bimba mi raccomando, poco burro, non ci mettere la panna, il dottore mi ha trovato il colesterolo".

Insomma ci sono motivi per camminare, correre, nascondersi in queste macchie e se non hai nessuno a cui pensare ci pensa l'Orcino e gli organizzatori della marcia a trovarli. Certo io il motivo per pensare ce l'avevo e quindi mi si è creato un mescuglio, un mescolio...

Bando alle chiacchiere, questa è la solita bella corsa, 21 km nella natura, dove i compagni di viaggio sono ombre che ti raggiungono e fuggono oppure che ti appaiono e, raggiunti, li perdi per i campi. E' tosta, non puoi metterti a cercar funghi, non arriveresti più.

E poi all'arrivo, Brigante o non Brigante, una vaschetta di fagioli bianchi, cotti in forno, dentro una pentola di coccio,nel loro brodo, un pizzico di pepe, olio, una fettina di pane e il gusto che ti addolcisce la bocca.. E torni alla macchina a cambiarti e pensi che quei fagioli Orcino o non Orcino erano proprio buoni.

Grazie agli amici di Orentano, paese famoso per la pizza di cui mostra e vanta il Re, ma anche e soprattutto per i fagioli bianchi che offre ai partecipanti alla Marcia dell'Orcino.

Andrea

E ora le foto del Bartalini della Podistica Castelfranchese

 

 

la palestra dove si fanno le iscrizioni

 il brigante Orcino in una raffigurazione che non tiene conto del suo "buongusto". (Troppo magro ragazzi, ingrassatelo un pochino!)

i mitici atletici porcaresi alla partenza

 e i gemelli Michelotti con Mariuccia impegnati nei sentieri

 Roberto e signora

c'è tempo anche per dare un'occhiata alle scarpe

ecco Enzo Bracciali

il grande Toschi Felice

e per finire Patrizia Bracciali

 

Grazie al Bartalini per le belle foto che ho preso in prestito dal sito Podistica Castelfranchese.