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A MARIGNANA DUE CANI SI FANNO COMPAGNIA di Andrea

23/07/2014

a cura di Andrea Bartalesi

Domenica scorsa, il percorso più lungo di Marignana (sempre troppo corto), i sentieri conosciuti. Una foto molto bella. 

A Nocchi Villa Montecatini..ci tiene a dichiararsi Dimora storica

a me piace molto il sole fra le foglie anche se non sa di storia

ecco l'inizio del sentiero che ci porta in alto, il sentiero che io ho semre chiamato "delle damigiane svestite"

Queste sono semi vestite o semi svestite come preferite...per la teoria del bicchiere mezzo pieno

questa è proprio nuda, bellissima, lucente. Fino a qualche anno orsono le damigiane impreziosivano il sentiero, ora ne ho viste solo le tre fotografate

questo è il rustico dove finisce il sentiero delle damigiane e comincia il sentierino che ci fa alzare ancora, pietre e terra cruda, arbusti e mirto

e il mirto è fiorito

 

i il panorama diventa molto bello, chiese, pievi, 

giù la chiesina di Marignana e le prime case di Camaiore

ecco la foto che a me piace particolarmente. E' la casa detta dello scultore. Ci sono statue e bronzi, c'è una bouganville spettacolare.

Guardate la foto. Un cane e la sua statua si fanno compagnia, si attraggono. Sembrano non potersi dividere. Un cane buono (quello vero) non abbaia, forse uggiola con la sua copia bianca, gli confida i suoi sogni, i suoi desideri. Intorno gli avanzi dellei blocchi scolpiti diventano acciottolato e scalini, il rosso dei mattoni della volta si intonano al cane rossiccio, sulla sinistra una figura bifronte incute paura e ne impedisce l'accesso, più del cane invtante....

e Gino e Sara, guardano da sopra il muretto

mentre quest'uomo ha trovato il posto giusto per il suo sguardo che serenamente aspetta gli eventi

mentre Sara impreziosisce il vivere del nonno Gino

e la bouganville non è una pianta, ma le mura della casa, il colore, la luce

e su uno spazio racchiuso una vecchia signora si isola con la sua nudità

 

fra una pianta di limone rigogliosa e i gerani sale una scaletta che ti invita a scoprire cosa ci sarà sopra di noi, ma la marcia ci chiama, dimentichiamo di bere, di sentire il cocomero, domanderò a Sara se era buono, e ce ne veniamo a gambe levate (si fa per dire)

un attivo a un tapernacolo che sa di tempi andati

per una preghiera alla Madonna con bambino.

Ancora ignari che Simone Matteoni ci stava lasciando.

Andrea